C'era una volta una citta' che aveva la sua Compagnia di Bambini, che avevano voglia di parlarne agli adulti, che a loro volta avevano il dovere di ascoltare le folli idee, sagge e strampalate , ma con dentro il futuro e l'atto fugace dell'oggi, che ogni bambino porta in dote. Molti dissero che era cosa buona avere testimonianza di come questi pensieri nuovi si formano, come nascono e come si rivelano, forse incomprensibili dapprima proprio perche' nuovi. E cosi' quella citta' poteva dirsi fortunata, perche' qualcosa bolliva in pentola e cosi' aspettava curiosa quel piccolo sasso lanciato lontano da mani esperte di lungimiranza: un teatro povero di orpelli e ricco di sguardi intelligenti.
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