lunedì 24 maggio 2010

LE FORMICHE

Guardare un formicaio è come leggere in un codice antico a caratteri neri e minuti, che si muovono secondo il complesso del testo. Ogni tanto qualche grossa parola in stampatello con le ali maiuscole: sono le regine alate. Alcune pause bianche: le larve. Qualche punto fermo: i morti.
Questi caratteri non progrediscono poiché è in loro, incosciente, il senso del futuro che li ha disposti in maniera che i primi siano in rapporto con gli ultimi: giacché quel testo e' una storia.
Improvvisamente la pagina si agita, si sommuove: i caratteri si dispongono in fila tutti rivolti ad un lato. E' scoppiata la guerra.

Fabio Tombari

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