sabato 17 gennaio 2009

SIAMO SOLO COME UN CANE




Vi dico che sono solo, eppure con voi condivido i piaceri di questa vita . Sono solo in alcuni attimi di lucidita’ e non mi vergogno di scriverlo perche’ so che questa e’ condizione dell’essere … e so che oltre questa solitudine c’e’ qualche salvezza. (ho un mondo nel cuore che non riesco ad esprimerlo con le parole…).
Quando cadono le futili certezze puntellate dalla logica e nulla di questo e’ necessario , vorresti condividere questa necessita’ con qualcuno. E’ un terreno poco esplorato eppure e’ li che converrebbe razzolare piu’ spesso. E’ una cappa di vetro con la quotidianita’ dove per qualche istante osservi te stesso e i tuoi simili dimenarsi e vaneggiare e ti accorgi di quanto noi adulti siamo poco sinceri con noi stessi, di come le cose importanti stiano immutate da sempre per il bene placido di pochi potenti. Succede a tutti di sentirsi così, come una malattia e come una malattia nascondiamo il tutto.

Coltivate orti. La rabbia e’ un dono da coltivare.

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