Oggi è Domenica, pei prati con freschi piedi saltano i fanciulli leggeri negli scarpetti.
Cantando al mio specchio, cantando mi pettino.
Ride nel mio occhio il Diavolo peccatore.
Sonate, mie campane, cacciatelo indietro! “Suoniamo, ma tu cosa guardi cantando nei tuoi prati?”
Guardo il sole di morte estati, guardo la pioggia, le foglie, i grilli.
Guardo il mio corpo di quando ero fanciullo, le tristi Domeniche, il vivere perduto.
“Oggi ti vestono la seta e l’amore, oggi è Domenica, domani si muore.”
P.P.
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